Digital Upon Distribution
IL DIGITALE CHE TI COLPISCE COME NON LO HAI MAI SENTITO

Notizie dalla Russia

Russia: lanciati test per Internet sovrano

Russia: lanciati test per Internet sovrano

Dalla Russia alcune informazioni sullo stato di avanzamento dell’iniziativa che mira a creare un Internet locale e sovrano, indipendente dal Web globale.

A seguito delle intenzioni espresse con una legge firmata negli ultimi mesi, la Russia compie un ulteriore passo nella direzione in cui intende portare il Paese ad avere una propria Internet sovrana. Una rete nazionale, chiusa, in grado di funzionare indipendentemente dal web globale. Secondo i rapporti di alcuni uffici editoriali locali, i test sono già iniziati.

Russia, Internet sovrano: iniziano le prove generali

Le paure legate a un’iniziativa di questo tipo sono chiaramente comprensibili, anche considerando che stiamo parlando della più grande nazione del pianeta, con confini che toccano l’Europa da una parte e l’Asia più remota dall’altra. A questo proposito, Vladimir Putin ha sottolineato in una dichiarazione degli ultimi giorni che si tratta di un progetto con scopi esclusivamente difensivi. Queste sono le sue parole su Runet.

Internet libero e sovrano, i due concetti non sono in contraddizione. La legge mira esclusivamente a prevenire le conseguenze negative di una disconnessione dalla rete globale che è ampiamente controllata da paesi stranieri. Questo è il punto, questo significa sovranità: avere le nostre risorse per poter accedere in modo da non essere tagliati fuori dalla rete.

La realizzazione di tale idea potrebbe avere ripercussioni globali, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche economico e diplomatico. Al momento non è chiaro quali progressi siano stati realizzati finora né in quale direzione stia andando.

Rimanendo sull’argomento, ricordiamo che ad agosto è stato identificato un attacco a dispositivi IoT attribuito al gruppo Strontium (noto anche come APT28, Tsar Team e Fancy Bear), sostenuto dal governo di Mosca e ritenuto in passato responsabile sia del pozzo note violazioni perpetrate nei confronti di Hillary Clinton di entrambi i furti di dati che nel 2016 hanno rubato le cartelle cliniche gestite dall’Agenzia mondiale antidoping.