Notizie su Internet of Senses
Esperienze sensoriali in grado di sfruttare le innovazioni digitali: questo è ciò che ci aspetta nel 2030, mettendo piede nell’era di Internet dei sensi.
Dopo l’Internet delle cose, spetterà all’Internet dei sensi. Questo è ciò che emerge dalla nona edizione del rapporto Hot Consumer Trends pubblicato da Ericsson e compilato sulla base di ciò che è emerso chiedendo ai consumatori in 24 città di tutto il mondo: l’avvento di una nuova economia basata sui servizi è previsto entro i prossimi dieci anni di esperienze sensoriali in campo digitale.
Il nostro cervello diventerà un’interfaccia, un’ipotesi che è già stata esaminata da alcuni progetti sperimentali. Saremo in grado di comunicare in modo bidirezionale senza toccare alcuno schermo e senza dire comandi vocali, semplicemente pensando. Questo è il motivo per cui la mente viene definita sesto senso, elemento fondamentale e parte integrante dell’Internet of Senses insieme a odore, vista, gusto, tatto e udito.
Uno scenario di fantascienza? Per capire quanto è veloce il progresso tecnologico, con tutto ciò che segue in termini di ripercussioni positive e non positive, ricordiamo come poco più di un decennio fa la maggior parte di noi non aveva uno smartphone. In ogni caso, sarà necessario accompagnare l’innovazione, orientarla secondo i principi di rispetto e sostenibilità.
Ecco dieci punti emersi dallo studio condotto da Ericsson ConsumerLab su quali sono le previsioni su quali tecnologie come l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale e aumentata, il 5G, il cloud e l’automazione renderanno possibili entro il 2030.
Basti pensare a una destinazione per poter vedere il percorso tracciato dalle mappe sui visualizzatori VR;
usando un microfono sarà possibile imitare la voce di chiunque in modo realistico;
i dispositivi verranno per migliorare il gusto del cibo grazie all’uso delle tecnologie digitali;
puoi camminare attraverso foreste e campagne grazie alle tecnologie digitali, riconoscendo anche gli odori naturali;
ci saranno smartphone con schermi in grado di restituire la forma e la coerenza di icone e pulsanti;
entro il 2030 le esperienze di gioco di realtà virtuale saranno indistinguibili dalla dimensione fisica;
i servizi di informazione adotteranno ampiamente i fatti entro un decennio;
i problemi relativi alla questione della privacy saranno risolti in modo da poter trarre vantaggio in tutta sicurezza dai vantaggi del mondo guidato dai dati;
Internet of Senses renderà la società più ecosostenibile;
verranno creati centri commerciali digitali in cui i cinque sensi possono essere utilizzati durante lo shopping.
Il potenziale raggio d’azione di Internet of Senses si estenderà dalle esperienze personali (shopping, intrattenimento, ecc.) Alle applicazioni destinate ad avere un impatto sulla comunità (ad esempio l’analisi dei comportamenti nelle città intelligenti). Chiudiamo con le parole di Pernilla Jonsson, numero uno di Ericsson Consumer & IndustryLab.